Ho incontrato una ragazza, la faccia più antica del mondo, più vecchia della Mesopotamia e del primo governo Giolitti messi insieme, gli occhi grandi come quei calici di vino che bisogna far respirare, tannici e scuri come la notte, gli zigomi più larghi delle spalle di Atlante, che la terra e il mare ci stanno sopra comodi e i capelli neri, confusi sulla fronte come la migrazione delle anatre. Ha un cappotto di panno a quadri, anche, e domani parte per un posto lontano, ma torna, dice, inshallah. Io l’ho baciata sulla bocca. Non si sa mai.
(foto di Nima Fatemi)