...

Preferisco dormire

Scopri di essere diventato adulto quando, per riuscire a conservare una cosa bella, ne devi perdere una altrettanto bella. Quando diventi grande, le tasche, gli armadi, i cassetti, ti diventano piccoli e il posto dove mettere le cose è sempre meno. Quando sei giovane, passi il tempo ad accumulare cose. Belle o brutte che siano, piccole o grandi, queste cose, da giovane, riesci sempre ad infilarle da qualche parte; posto ne hai e non ti curi della loro disposizione.

Diventare adulti non ha nulla a che vedere con il tempo che passa, ma con lo spazio che resta. Diventare adulti vuol dire venire a compromessi con la geometria delle cose che hai, e con quella delle cose che vorresti avere. Crescere vuol dire imparare ad accartocciare le cose, ad ordinarle, a tagliarle e spianarle perché occupino il giusto spazio. La faccia degli adulti è sempre segnata dalla stanchezza e dalla disperazione per questo inutile e continuo agire sulla dimensione delle cose. Gli adulti sono costantemente impegnati nel lavoro di fare spazio alle cose belle, di procurarsi un ripiano capiente e comodo dove poterle poggiare, prima che quello spazio si riempia di piccole ed inutili cianfrusaglie come la bancarella dei cinesi nelle sagre di paese.

Alla fine, per quanto ognuno sia stato bravo a tagliare, impacchettare, accartocciare, limitare, ordinare, di spazio, per quella cosa grande e bella, non ce n’è mai abbastanza e, quando arriva, questa cosa, non si sa mai bene dove metterla. La faccia degli adulti è solcata dalla sofferenza del peso delle cose grandi e belle che non trovano il loro posto. Il lavoro degli adulti è anche di disfarsi, appena possibile, della prima cosa grande che capita a portata di mano, magari di notte, col buio, come quando si esce di soppiatto con l’auto per buttare un vecchio scaldabagno.

Diventare grandi è un lavoro di fare spazio e gettare via le cose, di notte e, sinceramente, per quel che mi riguarda, è un gran bel lavoro di merda e io, la notte, preferisco dormire.

Share on Facebook