Gabriele credi a me, non è importante quanto cazzo c’e lo hai grosso, il cazzo. Non importa quanto tu lo sappia usare, quanto tempo glielo tieni dentro, quanto la fai godere, gridare, supplicare, invocare il nome di dio invano. Nulla di tutto questo importa, Gabriele. Certo, se ce lo avessi fiammeggiante e potente come il mio, bitorzoluto, indistruttibile, adunco, sarebbe meglio ma, credimi, questo non è importante. Anche un pisello moscio, Gabriele, piccolo e rubizzo come quello di un cherubino può conquistare una donna. Gabriele credimi, credi a me. Ascoltami bene Gabriele, ascolta me. Il segreto è uno e uno solo, Gabriele. Mentre le sei dentro, mentre sei proprio lì e lei è sotto di te, Gabriele, mentre sei lì e mentre lei tira indietro la testa e ti porge il mento, inarca sinuosa la schiena e discinta ti apre il seno, mentre cerca di indicarti la strada dimenandosi come una gatta in un sacco, mentre sei lì e lei fa questo tu, Gabriele, prendile la testa tra le mani e fissala, fissala negli occhi, fissale intensamente gli occhi. Guardale dentro Gabriele. Il segreto è guardarle dentro. Penetrale dentro, dagli occhi, attraversa le sue pupille fino ad arrivarle all’anima, nell’anima, con il tuo sguardo. Inondale l’anima con la tua, falle capire, mentre la stai possedendo, che quello che vuoi davvero non è il suo corpo, non è solo il suo corpo, falle capire che quello che vuoi davvero di lei è la sua anima. Falle capire, mentre sei lì dentro, dentro di lei e penetri il suo corpo, che vorresti penetrarle l’anima, che vorresti ghermirle l’anima, farla tua, e che ci riuscirai. Alle donne piacciono gli uomini sicuri di sé, Gabriele. Gabriele credi a me, quello che ti ho detto funziona. Funziona con tutte le donne. Almeno, Gabriele, con Maria ha funzionato.