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S’annamo a divertì, Alì, Alì

clandestini

Mohamed! Mohamed! Sveglia! Dobbiamo andare.

Dai Alì, ancora cinque minuti.

Mohamed, non è che devi andare a scuola eh! Dobbiamo imbarcarci per l’Italia. Quelli mica aspettano!

Alì, dai! Ancora un po’, tanto ho religione alla prima ora!

Mohamed?

Sì?

Vaffanculo!

Che c’è per colazione, Alì?

Quello che c’era ieri, Mohamed. Una ceppa di cazzo!

Alì?

Eh?

Vero che in Italia faremo colazione tutte le mattine con una pasta alla crema appena sfornata?

Mohamed, se ti sbrighi forse arriviamo in Italia proprio per il Rahamadan e le paste alla crema te le scordi per almeno un mese.

E se facciamo il giro largo, chessò, dalla Turchia?

Alì?

Eh?

Posso portare la chitarra in barca? Il viaggio sarà lungo e non vorrei annoiarmi e poi, insieme a tutti gli altri, potremmo contare le canzoni della nostra terra.

Mohamed, non essere stupido!

(No, rifacciamola)

Mohamed, rifletti un attimo su quello che stai dicendo!

(No, neanche così!)

Mohamed, ascolta! No. Su quella bagnarola saremo in settantotto! Tu pensi che ci sia posto per la tua stupida chitarra?

Se tolgo la corda del MI basso forse sì!

Mohamed?

Eh?

Vaffanculo!

Dai andiamo Mohamed, sono saliti tutti, rischiamo di non trovare posto!

Ok, andiamo! Ma io voglio il posto lato finestrino.

Dopo un giorno e una notte di viaggio…

Alì?

Eh?

Non sarebbe stato meglio se avessi portato la chitarra invece di questa stupida bottiglia d’acqua? Per quanto la suoni non è che riesca a fare più di Fra Martino campanaro.

Dopo due giorni e due notti di viaggio…

Alì!

Eh?

Ma il fatto che non mangiamo un cazzo da due giorni è dovuto al Rahamadan?

Si, diciamo di sì.

Ma il Rahamadan non inizia tra cinque giorni?

Si, Mohamed. Diciamo che ci portiamo avanti con il lavoro.

Alì! Alì! Vedo terra all’orizzonte. L’Italia! L’Italia!

Occazzo!

Che c’è Alì? Non sei contento? Stiamo per arrivare!

Mohamed?

Eh?

Metti le mani in acqua e comincia a remare!

Perché?

Quella è Malta!

Dopo tre giorni e tre notti di viaggio…

Alì?

Eh?

Che giorno è oggi?

Be, quando siamo partiti era venerdì. Sono passati tre giorni quindi dovrebbe essere lunedì.

Ho sentito dire che in Italia c’è un gioco che devi indovinare dei numeri e se li indovini prendi un sacco di soldi che non sai davvero dove metterli tutti che poi la gente che vince corre il rischio di impazzire ed ammazzarsi per quanto tanti siano quei soldi.

Si, lo conosco, Mohamed. Si chiama superenalotto. E’ molto difficile vincere però!

Vabbè, ma noi siamo strafortunati Alì. Io dico che se giochiamo vinciamo.

Si Mohamed! Col culo che abbiamo noi vinciamo facile!

Dopo quattro giorni e quattro notti di viaggio…

Alì?

Eh?

Che cos‘è quella roba all’orizzonte?

Occazzo!

Ancora Malta?

No, è una tromba d’aria! Reggiti se non vuoi finire in acqua, per l’amor di Allah!

Mi reggo, mi reggo, ma con questo mare mosso rischio di vomitare tutto quello che ho mangiato!

Mohamed?

Eh?

Vaffanculo!

Al quinto giorno…

Alì?

Eh?

Se mi avessi lasciato portare la chitarra ora avremmo di che galleggiare!

Mohamed, una volta tanto hai ragione.

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