Ieri sera ero da Totò a mangiare una pizza. La pizza di Totò, a San Marco, è buona, forse la migliore di Perugia, soprattutto per chi ha la passione per quelle con il bordo alto, morbida, alla napoletana. La pizza di Totò è addirittura migliorata da quando il pizzaiolo egiziano ha sostituito quello partenopeo. Da qualche tempo a questa parte mi sono affezionato alla pizza con salame piccante e gorgonzola. Io adoro il gorgonzola, e anche il salame, ma più il gorgonzola.
Prima la mia pizza preferita era la quattro formaggi, ma la mangiavo solo da Salvatore, un pizzaiolo di origine sarda trapiantato da secoli al mio paese natale. La quattro formaggi è un arte, e se ti azzardi a farla, come molti, con uno scialbo preparato da supermarket, perde della sua dignità. Bianca, anemica, pallida ti stà lì davanti e non dice quello che ogni pizza dovrebbe dirti, di primo acchito, quando hai una fame bestia e cioè: “Dai stupido, cosa aspetti? Mangiami prima che mi freddi!”.
La quattro formaggi infatti, oltre che nella preparazione, richiede attenzione nella sua consumazione. Va rigorosamente mangiata in brevissimo tempo, tagliata a spicchi grandi, con le mani, prima che si freddi, onde evitare che si trasformi in una malta buona per attaccare al muro le piastrelle del bagno.
Il miglior pregio della quattro formaggi di Salvatore, il sardo, che di formaggi se ne intende, è naturalmente il gorgonzola, che svetta, lì sopra, con il suo colorito muffaceo e con il suo sapore piccantino. Guai ad utilizzare un gorgonzola dolce! Si perderebbe nella fontina!
Certo, quando ordini la quattro formaggi ti fai notare. Non solo al tuo tavolo, ma anche in quelli limitrofi. Il suo odore stringe in un groviglio di sensazioni contrastanti te e tutto il locale. La quattro formaggi è una pizza da protagonisti, per gente che non è andata in pizzeria per presenziare ad una serata dimessa, con qualche amico o con la fidanzata, di quelle sere che “…non ho molto appetito e non voglio spendere tanto”. La quattro formaggi è di quelle portate che sai che la tua ordinazione è pronta qualche minuto prima che la cameriera entri in sala.
La quattro formaggi richiede concentrazione, consapevolezza di sé, prontezza di riflessi e spirito pugnace. La quattro formaggi richiede attenzioni ma poi ricambia… e come se ricambia! La quattro formaggi è come gli amori giovanili. Passionali, sgangherati, alcolici, tossici, veloci, rudi.
Che se non hai il fisico meglio lasciar perdere. Infatti, uno, ad una certa età, dismette, o è consigliabile che lo faccia, molte cose. Una di queste dovrebbe essere la quattro formaggi.
Per i vecchi tossici, di quelli della serie che non mi faccio più le canne ma fumo il tabacco, ecco che, eliminata o ridotta la sostanza stupefacente cardine, si palesa all’orizzonte il farmaco sostitutivo, un mezzo placebo per rinverdire i fasti giovanili. Nasce così “salame piccante con gorgonzola”, che ieri sera, da Totò, in un delirio famelico-astinente è diventata: “…con gorgonzola abbondante. Mi raccomando!”.
Presa correttamente l’ordinazione, esecuzione perfetta del compito da parte del pizzaiolo nord-africano, il delitto si è consumato su quel tavolo, in giardino, mentre un temporale estivo rinfrescava l’aria e birra abbondante accompagnava il tutto.
Ecco spiegato anche questo post. Sono le sei del mattino, di un giovedì di Agosto, devo andare a lavoro e, dopo una notte di caldo infernale e delirio intestinale, non ho dormito per un cazzo!
Un ultimo appunto. Io speravo che Totò mi facesse pagare la pizza come una quattro formaggi senza tre formaggi più salame. Invece l’ho pagata come una “diavola più gorgonzola”. Stranezze della vita!